Negli anni più recenti, grazie alle importanti trasformazioni giuridiche in tema di conoscenza delle proprie origini dei bambini adottati, si è acceso un intenso dibattito in merito alle modalità più utili e giuridicamente legittime di applicazione di questo diritto.
In seguito alla sentenza della Corte di Cassazione Civile sez. I, 29.05.2017 – 20.03.2018 n.6963, che ha stabilito il diritto del figlio adottato a conoscere le proprie origini, questi può ora cercare o acquisire informazioni sulla sua famiglia di origine. Sorelle e fratelli compresi.
Nonostante le leggi del nostro ordinamento (n.184/1983 e 149/2001) si siano rivelate inadeguate alla tutela di questi diritti, la Corte di Cassazione ha esteso l’ambito applicativo della normativa italiana, allineandosi ai principi sovranazionali e alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Questa pronuncia ha influito non solo in materia giuridica, ma ha acceso una riflessione importante in merito all’efficacia dell’intervento adottivo.
In questa prospettiva, sappiamo infatti quanto il processo di costruzione dell’identità del bambino adottato come conoscenza delle proprie origini, come filo conduttore della sua memoria presente e passata, come possibilità di ricordare e ricostruire la sua storia di vita, debba iniziare e considerare quella grave sofferenza legata alla separazione e all’abbandono subiti.
La memoria del bambino adottato
Il bambino, già in epoca prenatale, possiede un bagaglio geneticamente determinato, che si modula in rapporto agli stimoli ambientali e alla sua vita di relazione.
Nella sua memoria esistono infatti segni indelebili dell’esperienza sia antecedente alla nascita sia (e ancor più) post natale, anche dei primissimi mesi o anni di vita. Queste tracce influiscono inevitabilmente sulla sua crescita, sulla creazione della sua personalità e della sua struttura psichica, sul suo comportamento e sulle sue relazioni più intime.
I bambini adottati sono chiamati quotidianamente a rivivere le esperienze e le sofferenze legate alla perdita e all’abbandono che continuamente creano una messa in discussione della loro identità. In adolescenza, questi pensieri, si concretizzano attraverso la messa in atto di una reale ricerca dell’adolescente delle proprie origini e dei propri genitori biologici, spesso all’insaputa dei genitori adottivi.
Questo processo, che generalmente esplode nella fase adolescenziale, si può oggi ancora meglio concretizzare grazie alla consistente fruibilità da parte di questi ultimi, di dispositivi elettronici che danno accesso al web.
Siti dedicati, chat, blog e social network permettono ai ragazzi di ricercare con tenacia – e spesso con profitto – i genitori biologici, i propri fratelli, le proprie sorelle.
Sembra essere proprio questo il passaggio più delicato e problematico legato all’adozione, nonché quello determinante per il suo successo in termini di salute del bambino e di benessere familiare.
Si tratta di un momento estremamente delicato e difficile, che non risparmia nessuna famiglia adottiva e il cui esito è determinato all’origine proprio dalla capacità dei genitori di agevolare il percorso del figlio verso la costituzione di un’identità.
Identità che prende origine dalla capacita di saper sintonizzare la felicità che provano per l’arrivo di un figlio con il dolore che egli prova per la perdita e l’abbandono dei suoi genitori.
Essi non devono essere intimoriti della voglia di esplorazione da parte dei figli del proprio passato, ma devono aiutarli in questo percorso di conoscenza della storia personale e della vita in modo sincero ed autentico.
In questo modo il legame tra figli e genitori prende forza, e la fiducia della relazione che si è costruita è la garanzia della continuità della vita famigliare e dei rapporti tra genitori e figli.
I genitori devono saper rispettare quel posto occupato della mente del bambino adottato e proteggerlo con sicurezza. È questa sicurezza che lo farà tornare, sentendo il bisogno di credere sempre e anche di più in quella base sicura che non ha avuto in origine.
Se ti senti in difficoltà nella gestione di questo delicato momento che stai attraversando come genitore adottivo, se pensi che questo aspetto stia interferendo nei vostri rapporti familiari e nella relazione con tuo figlio, chiedici aiuto.
Ti consiglieremo nell’attuazione delle più giuste strategie educative, affinchè potrete superare al meglio questo delicato momento.