Molto frequentemente, durante il mio lavoro, ho conosciuto genitori con problematiche legate all’uso di sostanze tossiche (droghe, alcol, farmaci). Si tratta di un problema molto importante per gli adulti genitori che si riflette in modo altrettanto grave sull’esercizio delle loro funzioni e responsabilità genitoriali.
In particolare, l’utilizzo patologico di sostanze stupefacenti e droghe illecite, altera la capacità di tenere sempre presente i bisogni dei figli e di far fronte alle loro necessità, influenzando anche le più primarie funzioni di accudimento.
Inoltre è necessario sapere che spesso la stessa sostanza usata dai genitori, viene indirettamente assunta anche dal bambino, tramite contatto fisico (ad esempio sudore della pelle, saliva) o tramite l’ambiente in cui viene utilizzata e in cui è presente il bambino.
Questi accadimenti possono costituire una forma di pericolo per i bambini ed è possibile che essi vengano diagnosticati sotto il nome di Chemical Abuse.
La diagnosi di Chemical Abuse si può verificare quando il bambino entra in contatto con la sostanza usata dai genitori. Essa entra nel suo organismo e provoca esiti complessi ed irreversibili per la sua salute. Il Chemical Abuse comprende sia le somministrazioni attive da parte dei genitori ma anche quelli causati da comportamenti non intenzionali o mancanza di controllo dei comportamenti del bambino .
Come l’abuso di sostanze da parte dei genitori con dipendenze influenza i bambini
Sappiamo quanto il contatto o l’assunzione anche accidentale di sostanze tossiche da parte dei bambini, in particolare le droghe, comprometta in un cervello in via di sviluppo la formazione neuronale in forma sempre più grave e definitiva quanto più precocemente il bambino entra in contatto con la sostanza.
Nei primi due anni di vita infatti, il cervello del bambino affronta la più consistente maturazione cerebrale che, eventualmente arrestata dal contatto con la sostanza, mai più potrà verificarsi, comportando esiti permanenti della sua struttura.
Oltre a gravi effetti sulla salute e sullo sviluppo fisico del minore, il Chemical Abuse da sostanze stupefacenti produce nel bambino importanti conseguenze anche comportamentali e psicologiche e può costituire per il suo futuro una probabilità maggiore di diventare un adulto con problematiche di dipendenza da sostanze stupefacenti.
Questo è dovuto sia al fatto che i recettori del bambino saranno pronti ad essere invogliati da tali sostanze, sia al processo di identificazione e imitazione del genitore che può portare i bambini a riprodurli a sua volta.
Chemical Abuse e tutela dei minori
Si tratta di un problema rilevante in termini di salute pubblica, di tutela dei minori e in particolare di trattamento specialistico di sostegno della genitorialità.
Questo lavoro di aiuto ai genitori con dipendenze da sostanze, è sempre possibile per i professionisti solo tenendo presente le gravi conseguenze sulla salute dei bambini che vivono in un ambiente in cui uno o entrambi i genitori fanno uso di sostanze stupefacenti.
Questi professionisti devono sapere che è possibile e necessario in alcuni casi richiedere interventi di diagnosi volti ad approfondire le condizioni di salute dei bambini e l’entità dell’esposizione dei bambini alle sostanze, attraverso esami tossicologici mirati.
Questo lavoro di aiuto è sempre possibile anche per i genitori, partendo dalla consapevolezza che durante i percorsi di trattamento del problema legato all’uso di sostanze si può esercitare una sufficiente genitorialità solo iniziando a chiedere aiuto ed essere disponibili a farsi aiutare.
La mancanza di consapevolezza rispetto ai rischi connessi della presenza di sostanze nell’ambiente di vita del bambino crea sistematicamente condizioni di rischio a cui il bambino viene esposto.
Questi genitori infatti, nella maggior parte dei casi, tendono a negare la propria dipendenza patologica e a mettersi in discussione nelle loro funzioni genitoriali.
Inoltre, questi genitori si trovano spesso ad aver già affrontato lunghi e pregressi percorsi di trattamento della dipendenza presso il Servizio per le Dipendenze e percorsi di cura, anche tramite pregressi inserimenti in comunità terapeutiche residenziali.
Queste lunghe storie assistenziali ci ricordano quanto il problema della tossicodipendenza sia molto grave, difficile da risolvere e che spesso, l’esistenza di un figlio non costituisce un presupposto per l’efficacia del trattamento dei problema, ma anzi, fà assumere al problema maggiore rilevanza, dato dalle gravi ripercussioni che si possono verificare per la salute dei bambini.
Queste conseguenze devono essere per i genitori lo stimolo più importante per chiedere aiuto e, anche per prevenire e gestire l’eventuale l’intervento dei Servizi deputati alla tutela dei minori, è consigliabile per i genitori chiedere aiuto a professionisti specializzati in grado di gestire ogni eventuale conseguenza legata all’esposizione dei bambini ai loro comportamenti di abuso di sostanze, anche semplicemente ai fini di un parere in merito ai possibili esiti per la salute familiare o alle possibili conseguenze a cui possono andare incontro.