Fonte primaria di relazione, di esperienza, di crescita e di educazione: è la famiglia. E le discussioni e i frequenti dibattiti mediatici sulla famiglia sono davanti ai nostri, così come la profonda crisi che oggi questa sta attraversando. Sia essa tradizionale, ricomposta, allargata, monogenitoriale, omosessuale: la crisi non risparmia nessuno.
Se da un lato si attribuisce un grande valore ai legami familiari, sino a farne la chiave di serenità e il luogo di protezione per eccellenza, dall’altro la famiglia è divenuta il cardine di tutte le fragilità.
I legami si spezzano, gli affetti si interrompono, le rotture coniugali sono sempre più frequenti e, con esse, la presenza di relazioni altamente conflittuali tra genitori che si separano.
In questi casi, la salute dei bambini è fortemente e inevitabilmente condizionata.
Negli ultimi anni gli studi scientifici si sono focalizzati sulla trattazione degli aspetti traumatici dei vissuti psicologici dei figli esposti alla separazione genitoriale. Ma le ricerche indicano che più che la separazione in sé, è la conflittualità tra i genitori a produrre gli effetti negativi sul benessere dei figli.
E’ la conflittualità dei genitori a pregiudicare la crescita dei bambini. Il risultato è spesso una grave sofferenza psichica ed emotiva.
Proprio a fronte degli effetti dannosi dell’esposizione dei figli al conflitto genitoriale sullo sviluppo dei bambini, la grave conflittualità familiare è ora considerata una delle diverse forme di maltrattamento minorile, e viene classificata come possibile forma di diagnosi di abuso psico-emozionale
La grave conflittualità familiare è pertanto un possibile presupposto per l’attivazione dei più opportuni interventi di tutela dei bambini.
Lo stesso può verificarsi quando tale conflitto raggiunge la violenza fisica tra genitori, costituendo per il bambino un’ulteriore situazione di rischio, e un’altra forma di maltrattamento: è la diagnosi di violenza assistita.
Cos’è la sindrome da alienazione parentale
Ci sono infine delle situazioni nelle quali le controversie tra genitori, se non preventivamente ed adeguatamente trattate, possono condurre ad altri esiti, determinanti per lo sviluppo dei figli.
Si tratta della cosidetta Sindrome da Alienazione Parentale, che spesso accade quando i genitori devono decidere in merito all’affidamento dei figli.
In questi casi il bambino attiva un vero e proprio rifiuto di un genitore – quello alienato – a seguito di un programma strategico di denigrazione profonda da parte dell’altro genitore, quello alienante.
Nella sindrome da alienazione parentale il bambino arriverà quindi a collaborare in modo partecipativo con il genitore alienante nel programma di “diffamazione” dell’altro genitore. Potrà arrivare a rifiutare ogni contatto con lui, ogni volontà di visita e ogni suo intento di relazione.
Nella mia esperienza professionale mi è capitato di dover trattare situazioni di alienazione parentale che hanno condotto a vere e proprie dichiarazioni di abuso e maltrattamento del bambino da parte di un genitore, finalizzate al vero e proprio annientamento dell’altro genitore.
Sono queste le situazioni più gravi, perché
- Possono portare a delle conseguenze determinanti per la salute dei bambini, per la costruzione di una buona vita di relazione e di fiducia dei legali affettivi
- Possono avere delle ripercussioni forti in termini giuridici, civili, e penali, molto difficili da chiarire.
Come intervenire sulle situazioni di conflitto familiare
Solo tenendo sempre presente le possibili ripercussioni sui bambini delle situazioni familiari altamente conflittuali è possibile attuare il miglior intervento possibile di aiuto del bambino e della sua famiglia.
È necessario che i genitori e le famiglie diventino più consapevoli dei danni psicologici, emotivi, comportamentali dati da un rapporto di separazione gestito nel conflitto, e che siano pronti a chiedere aiuto.
È necessario che questa consapevolezza sia una guida per le istituzioni che si occupano di famiglie e di minori, sia in termini di portata del problema che in termini di intervento mirato e preventivo, atto a contenere quel prezzo per la salute dei bambini.
Queste istituzioni devono essere consigliate ad agire un approfondimento clinico e sociale, necessario per comprendere meglio le diverse situazioni, e definire un trattamento specifico delle problematiche familiari.
Interventi specializzati di supporto dei genitori che stanno attraversando un momento di difficoltà – il conflitto familiare – e un affiancamento nella valutazione delle giuste scelte educative per i figli e nella gestione del loro conflitto, diventano gli strumenti necessari per poter superare la situazione di disagio vissuta dal bambino, contenendo al massimo gli esiti per la sua salute.
Se sei un genitore che sta vivendo questo momento di crisi o cambiamento chiedici un parere specializzato per aiutarti a capire come gestirlo al meglio nell’interesse dei tuoi figli.