In vista dell’incontro organizzato dall’Associazione “Genitori si diventa” che si terrà sabato 18 e nel quale entreremo nel dettaglio di una delicata fase del procedimento adottivo – l’affido a rischio giuridico – tentiamo ora di dare delle indicazioni educative chiare ai genitori in attesa di decreto definitivo di adozione.
Si tratta di strumenti necessari alla consapevolezza della grande fatica che, come genitori, questi potrebbero sentire in questo passaggio, ma nel contempo utili anche alla capacità di saperla affrontare con successo.
Strumenti e indicazioni educative per i genitori
- tenere presente di avere una funzione genitoriale, ma di non essere ancora genitori: questo tutela loro stessi dalla sofferenza della perdita e il bambino dal sentimento di insicurezza e sfiducia pregiudizievoli per il successo del percorso adottivo
- avere sempre ben chiaro che l’adozione è un provvedimento che offre un’opportunità di crescita al bambino, e non un’opportunità alla coppia di diventare genitori
- tenere sempre presente la sofferenza del bambino legata alla sua storia di vita, agli eventi che hanno portato al decreto di adottabilità (spesso costituita da eventi traumatici e lesivi della sua salute) e, non ultimo, i sentimenti di rifiuto e abbandono che originano tali eventi
- investirsi totalmente nella relazione con il bambino, perché il bambino necessita di attaccamenti buoni, di qualunque tipo essi siano. Anche all’eventuale rientro in famiglia d’origine, l’esperienza buona di attaccamento, sarà funzionale e importante per la sua crescita
- bonificare quando possibile le figure genitoriali di origine. Questo aiuta il processo di attaccamento del bambino ai genitori adottivi e il suo desiderio di fidarsi e affidarsi a loro
- sviluppare idee concrete di integrazione con la famiglia di origine che favoriscano una continuità della loro identità: fare in modo che il bambino tenga un diario di quello che fa durante eventuali incontri con la famiglia d’origine e con la famiglia adottiva, scegliendo se e quando coinvolgere le famiglie in questi racconti.
- Resistere ad ogni tentativo del bambino di indurre nei genitori una reazione di rifiuto, che per sempre ricercheranno attraverso comportamenti di estrema provocazione e aggressività
L’affido a rischio giuridico e la sinergia tra gli attori
La delicata fase dell’affido a rischio giuridico, come ogni percorso di tutela dei minori, necessita la sinergia del lavoro tra Istituzioni, Servizi e professionisti diversi. In primis, il giudice referente del Tribunale per i Minorenni, l’assistente sociale quale professionista titolare del procedimento di tutela e l’assistente sociale referente per la famiglia adottiva.
Per il successo di ogni intervento a tutela del minore, è necessario tenere sempre presente il bisogno psicologico e di crescita dei bambini, di sapere e prevedere. I bambini rimangono i protagonisti di ogni azione di aiuto e ogni azione di aiuto, con il giusto affiancamento, deve prevedere il coinvolgimento più giusto del bambino, in relazione alla sua età e al suo sviluppo.
Si tratta di un aspetto generalmente sottovalutato alle Istituzioni e ai professionisti, ma presupposto ideale per il successo di ogni intervento.
Abbiamo già parlato di questo delicato tema nel precedente articolo sull’affido a rischio giuridico.
Non esitare a contattare Studio Dromos se stai vivendo il carico emotivo e la fatica di questa fase di transizione. Possiamo offrirti l’appoggio del quale hai bisogno, nonché farci promotori della sinergia tra le figure coinvolte.