La separazione di una coppia porta a numerosi cambiamenti e alla necessità di nuovi adattamenti per tutta a famiglia. Sia quando è preceduta da forti livelli di conflittualità, sia quando avviene con più serenità, non passa inosservata agli occhi dei bambini, che percepiscono che qualcosa sta cambiando e che inevitabilmente vivono con sofferenza questo grande cambiamento, anche se inizialmente fanno fatica ad avere una risposta a tutte le loro domande.
La separazione porta con sé, in tutta la famiglia, un periodo di insicurezza, incertezze, fragilità. E spesso i genitori sono talmente presi dalla rabbia, dalla sofferenza o dal dolore che stanno vivendo, che non si accorgono dei bisogni e delle esigenze dei figli.
Eppure, separazione significa sia per i genitori che per i bambini la fine di un progetto di vita in cui si era creduto. Questo cambiamento, quindi, richiede anche ai bambini molti sforzi per adattarsi alla nuova realtà e, se non viene gestito in modo da aiutarli a viverlo, può renderli vulnerabili e segnare il loro percorso di crescita.
Separazione e genitorialità
Se siete dei genitori alle prese con una separazione o un divorzio, conoscete bene i sentimenti legati alla fine della relazione sulla quale avevate investito e creduto. Ma vi siete chiesti com’è la separazione vista con gli occhi e il cuore dei vostri figli?
Spesso i bambini provano una serie di sentimenti confusi, perché magari hanno capito che sta succedendo qualcosa, ma non sanno ancora dare un nome al cambiamento che sta avvenendo, ne tantomeno alle sue conseguenze. Sicuramente l’età del bambino e le modalità di separazione, conflittuale o meno, fanno la differenza, ma è frequente che i bambini provino sentimenti di preoccupazione e paura di perdere l’affetto dei genitori; a volte possono sentirsi colpevoli e soli, provare vergogna, soprattutto se non conoscono altri bambini che hanno dei genitori separati e credono che questa cosa sia capitata soltanto a loro.
Molto spesso i bambini non sanno come esprimere il loro disagio, non hanno ancora un vocabolario delle emozioni che li aiuti a nominare come si sentono e a verbalizzarlo, così può succedere che agiscano queste emozioni spiacevoli, con attacchi di rabbia che sembrano ingiustificati, con pianti improvvisi, sembrando più piccoli o, se sono adolescenti, sfidando i genitori.
Le modalità di separazione possono aiutare o ostacolare l’adattamento del bambino a questo cambiamento, per questo è importante che i genitori siano consapevoli della necessità di rimettere lo sguardo sui bisogni e le emozioni dei figli e adottare i migliori comportamenti possibili nel loro interesse.
Come gestire al meglio la separazione per i figli?
- Spiegare la situazione ai bambini con un linguaggio adatto alla loro età, ma comunicando chiaramente quello che succede. Quando i bambini non riescono a comprendere una situazione che avviene in famiglia, di solito elaborano delle teorie per dare un senso a quanto vedono, ma spesso le loro spiegazioni possono essere peggiori della realtà, perché magari mettono insieme frammenti di conversazioni sentite mentre i genitori parlavano con altri adulti, convinti che loro non stessero ascoltando. Meglio comunicare sempre, insieme se possibile, che mamma e papà hanno deciso di separarsi, ma che per il figlio saranno sempre mamma e papà, che anche se non sono più una coppia, sono sempre i suoi genitori.
- Lasciare spazio alle domande dei bambini, sia quando se ne parla per la prima volta che in altri momenti , quando sentono l’esigenza di avere delle spiegazioni in più. In questo modo si fa sentire loro che la separazione non è un argomento tabù, ma se ne può parlare.
- Non usare il bambino come arma verso l’altro. Soprattutto nelle separazioni conflittuali, può succedere che il bambino venga messo in mezzo al conflitto, che gli si chieda di fare da portavoce, che senta che uno dei genitori parla male dell’altro e lo squalifica nel suo ruolo di genitore, che cerchi di allontanarlo dall’altro per fargliela pagare. Questo può essere davvero molto pericoloso per il bambino, che, condizionato da uno dei due genitori, può iniziare a nutrire sentimenti di avversione per l’altro e compromettere il suo rapporto con l’altro genitore.
- Prendersi cura si sé stessi e del proprio benessere. Un genitore che decide di prendere in mano la situazione, che riconosce di aver bisogno di aiuto per affrontare la sua separazione e si rivolge ad un professionista per gestire meglio il momento di difficoltà che sta attraversando, è un genitore che riuscirà a dare una voce alle proprie emozioni, ad affrontarle e ad accorgersi anche dei bisogni e delle emozioni dei suoi bambini per offrire loro, a sua volta, il proprio aiuto.
Un gruppo per genitori separati può essere un’ottima risorsa per i genitori che affrontano una separazione, ecco perché:
- permette una condivisione del momento di sofferenza legato al “fallimento” del progetto di vita di coppia e familiare;
- permette il sostegno delle risorse e responsabilità genitoriali;
- promuove il pensiero e l’attuazione di strategie efficaci di comportamento con i figli.
E aiuta ad ascoltare e ad ascoltarsi: condividere fa sentire sempre meno soli, e un genitore che riesce a fare dei passi avanti rispetto alla sua separazione, è un genitore che riesce ad accorgersi di quello che vive e sente il proprio bambino, che ha gli strumenti per dar voce ai suoi vissuti e aiutarlo ad affrontare i cambiamenti della nuova situazione che vive la sua famiglia.
Studio Dromos ha attivato un percorso di gruppo per genitori separati, divorziati e in fase di separazione a Padova e a Piove di Sacco che partirà ad Ottobre. Contattaci per maggiori informazioni.
Per i tuoi bambini, scegli di fare.